di Fabiola Di Blasi
La cultura è un bene comune primario come
l'acqua; i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti.” Così diceva il M° Claudio Abbado (1933-2014) le cui
considerazioni sono preziose fonti d’ispirazione. Direttore d’Orchestra a
livello internazionale tra i più celebrati, Abbado era noto anche per l’impegno
verso i giovani: durante la sua brillante carriera ha scoperto e
sostenuto molti talenti, ha fondato più
orchestre giovanili, ha lavorato con compositori emergenti e dal 2005 ha collaborato con
l'Orquesta Sinfónica Simón Bolívar, parte del famoso Sistema delle orchestre venezuelane
fondato da Josè Antonio Abreu, che vede coinvolti 400mila giovani
musicisti perlopiù provenienti da situazioni difficili. Il
Sistema "ha riconfermato che la musica salva davvero i
ragazzi dalla criminalità… facendo musica insieme trovano sé stessi" ha
detto Abbado che ha provato a portare lo stesso metodo anche in Italia. Negli ultimi anni della sua vita, il
Maestro era stato nominato senatore a vita
e aveva deciso di devolvere questo stipendio alla scuola di Musica di Fiesole a
sostegno delle borse di studio.
Pensare a uomini e artisti di questo calibro, ci aiuta a visualizzare un
futuro ancora possibile, quello in cui l’accesso alla cultura sia uguale per
tutti e non manchi il supporto al talento e alle iniziative, non solo sulla
carta (art. 4, art. 9, art. 33, art. 34 della Costituzione italiana) ma nella
realtà (leggi vigenti in materia). Una società in cui l'arte sia mezzo di
espressione ma anche opportunità di crescita, di lavoro e di riscatto sociale.
L’arte come libertà, la musica come strumento di rinascita, la cultura come
identità e collante sociale.
Associazione OperaLand, come altri gruppi e progetti sul
territorio nazionale, ispirandosi a grandi personaggi ed esempi di ieri e di
oggi, porta avanti la mission di avvicinamento dei più giovani alla musica,
all’opera e al balletto adeguando il linguaggio e le attività al target di
riferimento e non tralasciando la spiegazione dei tanti mestieri dello spettacolo
che concorrono alla realizzazione del prodotto finale. E’ infatti importante
che le nuove generazioni che rappresentano il pubblico e i lavoratori dello
spettacolo di domani, non fruiscano semplicemente di una performance, ma
conoscano il lavoro che avviene prima, durante e dopo lo spettacolo, che sempre
li affascina e conquista e che gli trasmette i concetti di squadra e
collaborazione. Noi già appassionati, sappiamo come l’incontro con la musica e
le altre arti possa migliorare la vita di molti ragazzi e abbiamo il dovere
morale di continuare a lavorare perché questo incontro avvenga, come possibile,
anche in periodi difficili come quello che stiamo vivendo.
Sin dalla sua fondazione, OperaLand ha individuato nella collaborazione con le
scuole una via per raggiungere un ampio numero di giovani e per dare a tutti le
stesse opportunità mettendo in pratica il principio di promozione culturale nel
suo senso più ampio. Consideriamo anche il virtuale, oggi più che mai, un mezzo
prezioso per entrare in contatto con la cosiddetta generazione Z con un
linguaggio a lei congeniale, intendendolo come passaggio prima della fruizione
dello spettacolo dal vivo. In questo momento storico ci stiamo abituando sempre
di più a guardare il mondo attraverso uno schermo, un valido supporto
all’occorrenza, ma auspichiamo di poter tornare alla magia della sala teatrale
e della performance live molto presto. Non nutriamo dubbi sul fatto che i
capolavori del passato possano catturare l’attenzione dei ragazzi di oggi, è
solo una questione di metodo di somministrazione. La forza comunicativa delle
grandi opere di ogni epoca non varia con il passare del tempo. Noi italiani lo
sappiamo bene.
OperaLand - Studenti al Teatro Carlo Felice |